La Parabola dell’aragosta

L’aragosta è un animale soffice e polposo che vive dentro una rigida corazza, quella corazza non si espande. Allora come fa l’aragosta a crescere?

Bene, mentre l’aragosta cresce il suo guscio diventa limitante e lei si sente afflitta da molta pressione e scomodità. Quindi si colloca sotto un cumulo di pietre per proteggersi dai predatori, abbandona il suo guscio e ne genera uno nuovo. Successivamente, quel guscio diventa molto scomodo quando ancora mentre cresce, e quindi l’aragosta ripete questa operazione diverse volte. Lo stimolo dell’aragosta per poter continuare a crescere è sentirsi incomoda. Se le aragoste avessero dei dottori, loro non crescerebbero mai, perché dal momento in cui l’aragosta si sente scomoda, va dal dottore che li prescribe un antidolorifico, e si sente bene e non si toglie mai dal suo guscio. Quindi dobbiamo iniziare a considerare che “tempi di stress e scomodità” sono anche “tempi” per la crescita. Se utilizziamo le avversità nella maniera corretta possiamo crescere attraverso le avversità.

Questi sono tempi che richiedono un cambiamento e chi ha conoscenze arcaiche sa leggere i momenti e sa prepararsi in modo che i cambiamenti siano al proprio favore, noi stiamo subendo queste azioni, è ora di crescere, rendercene conto che quel guscio che ci trascinano addosso è un carcassa ormai tramortita ed il suo accanimento e aggressione sono una mostra dello stato di nullità e paura in cui si trovano.