CI HANNO DICHIARATO LA GUERRA E NON C’E NE SIAMO ACCORTI

Spiegate brevemente alcuni elementi legali, ora passiamo alla premessa di tutta l’operazione “emergenziale” il primo giugno 2018 Conte assume come presidente del consiglio, nelle foto ufficiali possiamo vedere come riceve la campanella (ricordiamo che Pavlov ha usato una campanella per il suo celebre sperimento) in questo tipo di cerimonie non c’è nulla che sia lasciato al caso e così come per noi oggi è normale poter leggere il titolo sulla copertina di un libro e da lì poter intuire il suo contenuto, chi è stato educato a leggere il simbolismo che regge le “istituzioni” della nostra società può capire il messaggio che è stato inviato e le future conseguenze. Potremmo parlare del nome della stanza dove si è svolta la cerimonia, dal dipinto in sottofondo e da molto altri fattori come il colore dei vestiti, i gesti e tanto altro ma per noi ora l’unico elemento importante sono le bandiere in bella mostra, ci troviamo contro bandiere, quella dell’unione europea, quella italiana e quella del presidente del consiglio, ma questo non è da distaccare bensì quali tipologie di bandiere si trovano in mostra, ossia quale versione di bandiere, per scoprire l’arcano vi informo che le bandiere presenti nella cerimonia sono le cosiddette bandiere di guerra. Le quali devono essere usate in commemorazioni di effemeridi militari, in atti militari o in dichiarazioni ufficiali durante lo stato di guerra. Quali sono le caratteristiche di queste bandiere rispetto a quelle normali? ecco alcuni elementi distaccati:

1- Condone dorato intorno alle bandiere, Simbolo di guerra e della legge dell’ammiragliato

2- Asta con punte di lancia

3- Cordone verde sull’asta della bandiera italiana.

La seguente domanda che ci poniamo a questo punto è, ma contro chi si è in guerra visto che la cerimonia era presumibilmente in tempi di pace? beh la risposta p è soltanto una, contro di noi.

Certo immagino il vostro pensiero, beh non ci sono prove di quello che dici, in primis vi ho appena istruito per poter iniziare a leggere con il linguaggio dei simboli, che vi posso assicurare è tanto reale come una frase scritta su un codice penale, e se ancora non siete soddisfatti vi chiedo di cercare varie dichiarazioni ufficiali non solo italiane ma di qualunque presidente in tutto il mondo, qua uno stratto delle dichiarazioni di Conte l’11 marzo 2020 dove potete notare la metafora, e vedrete che con il passare del tempo la metafora prende sempre più piede.

L’Italia, possiamo dirlo forte, con orgoglio, sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunità, unita e responsabile.
In questo momento tutto il mondo ci guarda: certamente ci guardano per i numeri del contagio, vedono un Paese in difficoltà.
Ma ci apprezzano anche perché stiamo dando prova di grande vigore, di grande resistenza.

E io ho una profonda convinzione – e vorrei condividerla con voi – domani non solo ci guarderanno ancora, e ci ammireranno, ci prenderanno come esempio positivo di un Paese che, grazie al proprio senso di comunità è riuscito a vincere la sua battaglia contro questa pandemia.

Siamo, lo ricordo, il Paese che per primo, in Europa, è stato colpito più duramente dal coronavirus, ma siamo anche quelli che stanno reagendo con la maggior forza e con la massima precauzione, diventando giorno dopo giorno un modello anche per tutti gli altri.”

Qua alcuni articoli per approfondire sulla tematica di guerra:

Bene ora che sappiamo che ci hanno dichiarato la guerra cosa pensiamo di fare, aspettare la venuta di cristo, come hanno fatto gli ebrei mentre venivano portati al campo di sterminio o pensiamo di agire  come essere umani in grado di affrontare le sfide, cercare il coraggio e non fermarci fino ad estirpare sino all’ultimo rappresentante di questo marciume che ci sta assillando e che non solo devono essere fermati ma devono essere resi completamenti annullati ed annientati per il bene di quello che resta dell’umanità.