La Forma mentis

Fino ad ora abbiamo vissuto in una società dove esiste una sorta di reciprocità tra individui e dove esistono delle norme che in caso di diatribe possono essere confrontate con un’autorità superiore alla quale abbiamo delegato la facoltà di intromettersi nei nostri affari “privati” e dalla quale ci aspettiamo ingenuamente imparzialità e giustizia (cose in realtà mai esistite nelle istituzioni) in cambio di occuparsi dei nostri assunti pretende un piccolo contributo che in Italia è soltanto di oltre il 60% di quello che riusciamo a generare, e considerandoci sempre in malafede, vuole regolare ogni aspetto della nostra vita, per paura che noi incompiamo i nostri doveri rispetto a lei, quando in realtà ci dimentichiamo che siamo stati noi a donare queste facoltà ad enti che dovrebbero lavorare per gestire i beni comuni ed essere al nostro servizio ed erroneamente li chiamiamo “governo”, bene ora è arrivato il momento di richiedere indietro ogni prestito di facoltà che abbiamo donato ad esseri che si sono impossessati di tutto e hanno creato un abisso tra noi e loro e dove la nostra incuranza gli ha consentito di allungare ulteriormente lo stacco e celare le loro vere intenzioni.

Ora noi siamo diventati superflui per loro, la 4ta rivoluzione industriale rende completamente obsoleta l’80 % della popolazione mondiale e anche se loro sono obsoleti per noi e lo sono sempre stati, solo ora è completamente evidente, come è evidente che ogni misura che viene imposta dalle “autorità” in realtà è contro il nostro bene. C’è da dire che chi controlla dietro questi cosiddetti governi crede anche che i loro funzionari siano superflui, ma terranno segreto questo fatto solo fino al compimento totale per processo di trasformazione della società.

Bene, finora descritto brevemente il mondo che noi bene o male conosciamo ed ora ci troviamo davanti ad un bivio, creare il futuro che ci spetta o lasciare che loro impongano alle masse il loro disegno attraverso la tecnica delle imposizioni a contagocce per modellare la società con l’ingegneria sociale e i principi della Finestra di Overton in base al loro malsano futuro.

Certo mi spiace informarvi che quello che abbiamo vissuto finora non tornerà mai più, non potrà più esistere quello che abbiamo conosciuto comunque vada e questa fantomatica pandemia non finirà finché non avranno ottenuto il loro obiettivo, o finché non li fermeremo noi.

Purtroppo per strada abbiamo perso una quantità enorme di popolazione che vede questa situazione come un qualcosa di transitori e che non sono in grado di pensare ad altro che non sia quello che hanno finora vissuto, loro aspettano la fine grazie ad un vaccino, o una cura miracolosa una malattia che esiste soltanto nei telegiornali e che dopo un po’ di sforzo si potrà tornare alla normalità, questi sono gli esseri della peggior specie, sono le pecore che si fanno trascinare dal finto buonismo e dalle speranze che i politici non hanno mai compiuto e che stranamente dovrebbero compiere ora.

A questo punto dobbiamo non solo avere il coraggio di affrontare questa sfida per dimostrare che l’emergenza deve finire ma dobbiamo andare oltre ed iniziare ad immaginare una nuova società una società dove prendiamo il controllo di ogni aspetto e non deleghiamo più ad enti che poi finiscono per occuparsi dei propri affari a discapito dei nostri.

C’è un percorso che è quello della sovranità individuale e la democrazia diretta che ci consente di prendere coscienza di molti di questi aspetti e di recuperare il nostro vero valore umano dove ogni uno di noi può trovare se stesso e sviluppare il proprio massimo potenziale.